Influenza aviaria
Pubblicato il 3 novembre 2021 • Emergenza
Il riscontro di focolai di influenza aviaria nella provincia di Verona pone un serio rischio per la popolazione avicola domestica e le produzioni zootecniche del territorio.
Tale virus, che colpisce volatili selvatici e animali domestici, come polli e tacchini, è altamente contagioso anche per altre specie animali ed è trasmissibile all’uomo. Si raccomandano pertanto le necessarie azioni di prevenzione per contrastare il rischio di introduzione della malattia nella popolazione avicola domestica e contenere il diffondersi dell’epidemia.
Il Ministero della Salute ha disposto alcune misure da attuare in tutto il territorio nazionale . La prima fra tutte stabilisce che il pollame e tutti gli altri volatili in cattività, ove allevati all'aperto, devono essere trasferiti e trattenuti all'interno di idoneo edificio. Qualora ciò non sia realizzabile è necessario che l'alimento e l'acqua di bevanda per gli animali vengano protetti dal contatto con i volatili selvatici. Tale misura deve essere applicata a tutta la provincia di Verona riconosciuta territorio ad alto rischio di introduzione e diffusione dei virus influenzali ad alta patogenicità (in base all''accordo Stato e Regioni n. 125 del 25 luglio 2019).
Inoltre vi è l'obbligo per chiunque detenga volatili di segnalare al distretto veterinario competente i casi sospetti riferibili a influenza aviaria, facendo riferimento a:
- aumenti o anomalie della mortalità della mortalità;
- cali di produzione;
- variazioni nel consumo di acqua e mangime.
Infine, considerato l'alto rischio di veicolare il virus al pollame o agli uccelli tenuti in cattività, eventualmente allevati in abito domestico, tornando da una battuta di caccia, è di fondamentale importanza che sia adottata ogni misura di sicurezza, come cambio vestiario e calzature e accurata igiene personale al termine dell'attività venatoria.
🔎 Per approfondimenti, consultare le pagine dedicate all'influenza aviaria sul sito dell’Azienda Ulss 9 Scaligera.