Storia

Ultima modifica 27 maggio 2021

Nella storia il territorio comunale di Brentino Belluno fu abitato da popolazioni preromane e, in epoca romana, fu attraversato nella sua lunghezza dalla via imperiale Claudia Augusta che seguiva a grandi linee il tracciato della odierna autostrada del Brennero. Come traccia di tale arteria sono rimasti i ruderi di un insediamento in località Servasa di Brentino e numerosi reperti archeologici distribuiti tra i musei di Verona e quelli di Rovereto, nel vicino Trentino.

Nel periodo barbarico le orde degli invasori che scendevano dal Nord misero più volte a ferro e fuoco i piccoli borghi che si animavano nel fondovalle; per difendersi dalle scorrerie gli abitanti si rifugiavano sulle alture sopra Preabocco nel cosiddetto Castel Presina.

In epoca scaligera e veneziana servì da difesa e da controllo del traffico commerciale sul fiume Adige il Castello della Corvara, del quale rimangono le strutture murarie e una ricca documentazione: il maniero, avamposto scaligero più settentrionale al confine col Trentino, è menzionato in un documento del XIII secolo; ha subito rimaneggiamenti dal '500 al '700, in età Veneziana. Fu in auge fino alla fine del XVIII secolo: il suo tramonto coincise con l'abbandono dell'Adige quale via di comunicazione e col declino della Serenissima nel 1797.

La nascita vera e propria del Comune di Brentino Belluno, però, si fa risalire al 1° gennaio 1929: fino ad allora, infatti, esso era diviso nei comuni di Brentino (che comprendeva le frazioni di Preabocco e Rivalta) e di Belluno Veronese.


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